di Marianna D’Ovidio

Stills of Peace: ad Atri va in scena l’undicesima edizione della rassegna dedicata ai valori dell’umanità. Tra le mostre presentate da Fondazione Aria, un dialogo tra artisti italiani e messicani.

Paese ospite di questa edizione è il Messico con la sua storia di smarrimento e dispersione. Georges Braque scriveva che «L’arte è fatta per turbare. La scienza rassicura» e il senso della rassegna è proprio questo: affrontare questioni contemporanee e scuotere le coscienze. Tra le mostre presenti ad Atri, ci concentriamo su Rumbos de Vida, ospitata nelle cisterne di Palazzo Acquaviva. Il percorso delinea alcune fasi della storia del Messico a metà tra cicatrici e pulsioni di vita. La ricerca di una dimensione di sicurezza che apparterebbe ad ognuno di noi, è stigmatizzata nelle sorti di un solo popolo e espressa dai drammi di quella società.

Gli artisti in mostra, a cura di Giulia Palladini e Rodolfo Suárez Molnar, descrivono la loro terra con immediatezza. Francis Alÿs, Sara Leghissa su testi di Valeria Luiselli, Francisco Mata Rosas, Mónica Mayer, Rosa Maria Robles, Francisco Toledo, Antonio Turok, Teatro Ojo raccontano il Paese tra cuore e anima. Una mostra dal sapore intenso, in cui passare da una stanza all’altra non equivale ad un normale spostamento, ma obbliga a prendere contezza del mondo al di là dell’oceano; conoscere una cronaca dimenticata con l’obiettivo, da parte di Fondazione Aria, di renderci nota una verità di cui tutti dovremmo farci carico.

Ringraziamo Marianna D’Ovidio per il bellissimo articolo che ci ha dedicato e pubblicato su Exibart al link: https://www.exibart.com/progetti-e-iniziative/dolore-e-speranza-la-storia-del-messico-in-mostra-in-abruzzo-per-stills-of-peace/