La Fondazione Aria pensa al pianeta che lasceremo

Fondazione Aria dallo scorso ottobre ha una nuova presidente: Roberta Vinciguerra. Imprenditrice con esperienza internazionale e competenze nella valorizzazione e gestione dei progetti, sta consolidando nuovi programmi per la Fondazione che ha già all’attivo mostre importanti, attività di formazione nell’arte e nel collezionismo, progetti di didattica e divulgazione della cultura contemporanea, i medesimi contenuti che caratterizzano anche l’XI rassegna internazionale «Stills of Peace and Everyday Life», Paese ospite il Messico. Sotto la direzione artistica di Giovanna Dello Iacono, sei curatori e venti artisti sono invitati a confrontarsi sul tema della «Global Humanity», intesa come sentimento, mutuo soccorso, comprensione, empatia e amore per il prossimo.

La rassegna indaga il concetto e la percezione del senso di umanità nel tempo e nelle diverse geografie e come la realtà virtuale stia offuscando l’idea di umanità. Come possiamo fermare e invertire questo processo? «Insegnando alle nuove generazioni a superare quei comportamenti che ci riducono simili a robot. Global Humanity è un sentimento che seppur innato in ogni essere vivente bisogna coltivare con cura per cercare di rispondere a due domande fondamentali sulle sorti dell’Umanità, citando il sociologo e filosofo Edgar Morin: quale pianeta lasceremo ai nostri figli? A quali figli lasceremo il nostro pianeta?», afferma Giovanna Dello Iacono.

Ringraziamo Maria Letizia Paiato per l’articolo che ci ha dedicato su Il Giornale dell’Arte. Lo trovate completo al link: https://www.ilgiornaledellarte.com/Mostre/La-Fondazione-Aria-pensa-al-pianeta-che-lasceremo